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Superbonus: commercialisti, proroga più ampia del 31 marzo

Una proroga “più ampia, rispetto a quella annunciata del 31 marzo 2023, del termine per la presentazione delle comunicazioni per l’opzione per la cessione del credito e lo sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022, al fine di concedere più tempo a contribuenti e banche per perfezionare quante più acquisizioni possibili”.

Ad invocarla, nel quadro di un ‘pacchetto’ di proposte emendative al decreto sul Superbonus, il Consiglio nazionale dei commercialisti, il cui presidente Elbano de Nuccio afferma che il provvedimento governativo, che “si appresta ad essere discusso in Parlamento è l’occasione per dipanare i numerosi dubbi applicativi che ancora oggi, dopo quasi tre anni, rendono incerta l’applicazione della norma.

Per queste ragioni, il Consiglio nazionale ha avanzato proposte ragionevoli che, auspichiamo, possano essere favorevolmente accolte”, incalza. Dai professionisti “è stato richiesto di intervenire, con una norma di interpretazione autentica, su aspetti tutt’oggi forieri di dubbi applicativi quali la facoltà e non l’obbligo di liquidazione di stati avanzamento lavoro per gli interventi diversi dai superbonus; la facoltà e non l’obbligo di inclusione nelle asseverazioni tecniche dell’attestazione di congruità delle spese relative all’apposizione del visto di conformità; la possibilità di accedere alla remissione in bonis nel caso di presentazione dell’allegato B, ai fini del Sismabonus e del Supersismabonus, successivamente al deposito del titolo edilizio o dell’inizio lavori; il perimetro temporale e oggettivo del requisito Soa per affidamento dei lavori in ambito Superbonus”. Per i commercialisti urge, infine, “la proroga dei termini per la presentazione della comunicazione dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022 e per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2021, nonché la proroga dei connessi termini di messa a disposizione dei dati per la dichiarazione redditi precompilata e di trasmissione dei dati relativi alle spese sostenute dai condomini”, specifica la categoria economico-giuridica. (ANSA).

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