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Prezzi delle case usate ancora giù ad ottobre: -0,3%. Scopri i valori nella tua città

Calano i prezzi delle abitazioni usate in Italia, il cui decremento è dello 0,3% a ottobre rispetto al mese precedente, con un valore medio di 1.727 euro al metro quadro. Questo è quanto emerge dall’ultimo indice dei prezzi di idealista, che rileva come i valori di vendita siano però in aumento dello 0,8% rispetto a ottobre di un anno fa.

Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di idealista: “Si tratta di un rallentamento tutto sommato atteso in un quadro simile, mitigato in questi mesi dall’andamento piuttosto vivace della domanda abitativa accumulatasi durante il blocco delle operazioni dovuto al coronavirus. Le prospettive per il mercato immobiliare sembrano più difficili a causa di una recrudescenza della pandemia il cui impatto sui prezzi delle abitazioni è stato sino ad ora debole, ma potrebbe preludere a un nuovo ciclo immobiliare”.

Regioni
Il trend negativo spinge in terreno negativo 12 regioni su 20, con Abruzzo (-1,4%), Sardegna (-1,2%) e Trentino-Alto Adige (-1,1%) che guidano la serie di ribassi davanti ad altre 9 macroaree; stabile l’Emilia-Romagna; 7 regioni con prezzi in aumento dalla Basilicata (1,3%) alla Toscana (0,1%) passando per Puglia (0,8%) e Lombardia (0,7%).

Dopo i mesi estivi il Trentino-Alto Adige è diventato il territorio che vanta i valori più alti d’Italia con una media di 2.476 euro al metro quadro, seguito da Liguria (2.474 euro/m2) e Valle d’Aosta (2.439 euro/m2). Sopra la media dei prezzi di richiesta nazionali troviamo anche la Toscana (2.216 euro/m2), il Lazio (2.097 euro/m2) e la Lombardia (1.768 euro/m2). Le regioni più economiche per comprare casa sono Calabria (907 euro/m2), Molise (911 euro/m2) e Sicilia, con 1.054 euro al metro quadro.

Province
Anche i mercati provinciali osservano un trend prevalentemente negativo che interessa 60 province delle 106 rilevate. Lecco, con -5,7 punti percentuali è la provincia peggiore in termini di performance mensile davanti a Ascoli Piceno (-4,5%) e Teramo (-3,3%).
All’opposto Belluno (7,5%) è il mercato che è cresciuto di più davanti a Potenza (4,4%), Messina (2,5%), Pesaro Urbino e Brindisi (entrambe su al 2,1%).

Relativamente ai prezzi, Bolzano (3.629 euro/m2) si conferma la provincia più cara, davanti a Savona (3.107 euro/m2) e Firenze (2.754 euro/m2). Nella parte più bassa del ranking troviamo Biella (637 euro euro/m2), quindi Caltanissetta (721 euro/m2)e Isernia (731 euro/m2).

Capoluoghi
Durante il mese di ottobre 61 capoluoghi hanno visto diminuzioni di prezzo. Le cadute più pronunciate in termini di prezzo sono quelle di Lecco (-6,3%), Oristano (-4,1%) e Isernia (-3,9%).
Proseguendo, spiccano i ribassi di alcune delle grandi città italiane come Napoli (-1,5%), Palermo (-1,3%), Torino (-0,7%) e Roma (-0,4%). Dati in controtendenza a Venezia (0,2%), Firenze (0,3%) e soprattutto a Milano (1,4%. Le performance migliori di ottobre spettano a Mantova (3,9%), Andria (4,5%) e Agrigento (4,7%).

Con riferimento ai prezzi di vendita, Venezia (4.471 euro/m²) si conferma la città con i metri quadri più cari, davanti a Milano (4.049 euro/m²) e Firenze (3.936 euro/m²). Nella parte bassa del ranking Ragusa (828 euro/m²), Caltanissetta (800 euro/m²) e Biella (734 euro/m²) si confermano i capoluoghi più economici.

Il report completo è consultabile qui https://www.idealista.it/sala-stampa/report-prezzo-immobile/

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