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Blackstone, parte la vendita di Cordusio. Nel mirino i grandi player

L’immobile di pregio. Il fondo americano apre la gara per l’ex palazzo delle Poste di Milano, dove hanno sede Starbucks e JP Morgan. La trasformazione. Grazie a 23 milioni di investimenti il valore dell’edificio oggi supera i 200 milioni

Il nome in codice è Project Ermes ed è il maggiore deal che si affaccia sul mercato dall’inizio del Covid. Il gigante americano Blackstone ha deciso, come Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare, di cedere il trophy asset di Piazza Cordusio a Milano, l’ex palazzo delle Poste, e avviare un’asta destinata a mettere in movimento il real estate a livello mondiale. L’edificio vale infatti tra i 220 e i 240 milioni di euro.

Secondo fonti riservate internazionali, Blackstone e il suo partner italiano Kryalos hanno dato mandato a Eastdil e Vitale Real Estate per vendere lo storico edificio di 13.800 metri quadrati nel cuore di Milano. Risulta che le lettere di invito partano oggi e sono rivolte a un centinaio di investitori: italiani, europei, player del Middle East e fondi asiatici. Gli inviti non contemplano al momento una data limite per le presentazioni delle manifestazioni di interesse e per le offerte «data la delicatezza dell’operazione», ci viene riferito.

Nel mirino i grandi player

Il Palazzo delle Poste oggi è un emblema della città di Milano e dello stesso mondo finanziario. Oltre a ospitare Starbucks è diventato anche l’headquarter di JPMorgan e, anche alla luce di questo fatto, il percorso di valorizzazione dell’immobile stesso può ritenersi completato, così che l’asset è pronto per essere ceduto da Blackstone. Si punta, per gli acquirenti, a grandi player con obiettivi di investimento a lungo termine, siano compagnie assicurative, società di gestione, fondi sovrani, fondi pensione e così via. «Il momento, nonostante la crisi del Covid, è propizio per un’operazione di questo tipo – viene riferito – perché, grazie anche ai bassi tassi d’interesse, l’appeal di Milano per gli investitori internazionali resta alto».

Blackstone ha comprato l’asset nel 2015 all’interno di un portafoglio contenente anche altri diversi immobili e ha puntato sul palazzo per una valorizzazione e una ristrutturazione sia interna che esterna per riportare l’edificio alla magnificenza storica originaria e riposizionarlo su livelli qualititativi elevati, spendendovi circa 23 milioni. L’edificio, con i citati inquilini “illustri”, rispetta i più elevati standard ambientali ed energetici e ha la certificazione Leed Gold.

«Ubicato in via Cordusio 1-3 nel centro del distretto finanziario milanese, il palazzo risale al 1901 ed è stato elencato come punto di riferimento storico nel 1962 – si legge nell’invito agli investitori – . Inizialmente era sede della Borsa di Milano, poi divenne il quartier generale delle Poste Italiane fino al 2011». Gli inquilini includono, oltre al primo punto vendita di Starbucks in Italia e il primo Starbucks Reserve Roastery in Europa, Jp Morgan (che qui ha il proprio quartier generale), Natwest, Kryalos (partner di Blackstone in Italia), la quale ha in questi anni portato avanti la valorizzazione dell’edificio e ne cura l’asset management.

fonte sole24ore

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