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Acquisto prima casa per successione, quando sono possibili le imposte fisse

Con l’ordinanza n. 20132, la Cassazione ha affermato che le agevolazioni prima casa per l’acquisto per successione permettono di applicare le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa. Questo anche nel caso in cui uno solo dei beneficiari sia in possesso delle condizioni agevolative. Ma a una condizione: l’erede che è titolare dei requisiti, anche se coniuge superstite convivente, deve richiedere il beneficio nella dichiarazione di successione o con una dichiarazione integrativa.

Come spiegato da Fisco Oggi, il caso ha riguardato un contribuente che ha presentato ricorso alla Ctp di Roma in quanto gli era stato notificato un avviso di liquidazione dell’imposta di successione per recupero di agevolazione fiscale fruita indebitamente. Il ricorso è stato accolto, sostenendo che il contribuente aveva diritto alle agevolazioni prima casa, “di cui godevano i genitori sull’immobile caduto in successione, pur non essendo egli in possesso dei requisiti richiesti per fruire di detta agevolazione”.

Ma la Ctr di Roma, adita dall’Agenzia delle Entrate in sede di gravame, si è espressa diversamente. Secondo il giudice di appello, “sulla base del tenore letterale della disposizione di cui all’articolo 69, quarto comma, legge 342/2000”, per poter fuire del beneficio l’interessato deve possedere i requisiti necessari. In base a quanto sottolineato, inoltre, “la dichiarazione deve essere resa dal coerede titolare dei requisiti per godere dell’estensione del beneficio previsto per l’acquisto di immobile come prima casa di cui godeva il defunto, ancorché gli altri coeredi abbiano già in precedenza usufruito di tale beneficio e che la mancanza di tale di dichiarazione non costituisce un errore formale come sostenuto dalla parte appellata, ma una violazione di legge connessa al principio in virtù del quale chi ha già goduto di una agevolazione fiscale non può più goderne”. La Ctr di Roma ha così accolto il gravame erariale e ha confermato l’avviso impugnato.

Il contribuente ha dunque presentato ricorso in Cassazione, la quale ha stabilito che le agevolazioni prima casa per acquisto per successione permettono l’applicazione delle imposte ipotecaria e catastale in misura fissa anche se uno solo dei beneficiari è in possesso delle condizioni agevolative, ma l’erede titolare dei requisiti, anche se coniuge superstite convivente, deve richidere esplicitamente il beneficio nella dichiarazione di successione o attraverso una dichiarazione integrativa.

fonte idealista

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