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Domanda di mutuo, come cambiano i valori nell’autunno del covid

Un settembre positivo per i mutui, secondo l’ultimo Rapporto sul credito italiano redatto da Experian. Secondo il centro di informazioni quotato al LSE i principali indicatori economici hanno fatto segnare risultati che superano sia i livelli pre-Covid che quelli di settembre 2019.

Continua infatti la crescita degli indicatori presi in esame rispetto ai mesi di lockdown: aumentano le richieste di mutuo (+59%), prestito finalizzato (+278%) e prestito personale (+102%). Un trend che si conferma essere positivo, anche se con percentuali più basse, anche con i mesi pre-Covid: mutui a +3,35%, prestiti finalizzati a +6%, prestiti personali a +9%.

Storicamente il mese di settembre è vissuto come un nuovo inizio d’anno, e dopo la pausa estiva si registrano molto spesso dati più positivi. Non sorprende quindi la notevole crescita dei dati rispetto ad agosto: + 21% per i mutui, +42% per i prestiti finalizzati e +58% per i prestiti personali.

Meno scontato appare invece il confronto con settembre 2019. Se mutui e prestiti finalizzati confermano dati positivi, rispettivamente +29% e +6%, i prestiti personali non riescono ancora a raggiungere i dati dello stesso mese dello scorso anno (-31%).

La generazione X (1960-1980) si conferma trainante in relazione a tutti gli strumenti finanziari presi in esame. È responsabile del 49% delle richieste di mutuo, del 51% delle richieste di prestito finalizzato e del 48% delle richieste di prestito personale. A livello geografico, la Lombardia guida nelle richieste di mutuo e prestito personale, mentre per il prestito finalizzato questo ruolo, come da tradizione, spetta alla Campania.

fonte idealista

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